“In pochi anni abbiamo assistito alla trasformazione dell’ospedale Monaldi da centro di eccellenza per numero di trapianti in eta’ pediatrica andati a buon fine e per qualita’ di assistenza pre e post operatoria, in un istituto che insegue un triste primato per casi di mortalita’ sempre crescenti. Un’inversione di tendenza che ha portato a un’ispezione del ministero della Sanita’ e alla successiva sospensione, nel dicembre 2016, delle attivita’ del Centro Trapiantologico pediatrico cardiaco, auspicando una riorganizzazione che non e’ stata ancora pianificata”. Cosi’, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione speciale Trasparenza Valeria Ciarambino. “Anzi, stando a quanto denuncia il Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, il trattamento assistenziale per i loro figli sarebbe addirittura peggiorato. I piccoli pazienti alle prese con crisi di rigetto, che necessiterebbero di particolari cure e di degenze in ambienti asettici, verrebbero puntualmente ricoverati in reparti per adulti e spesso affollati. Un rischio altissimo – sottolinea – per degenti di quell’eta’ e immunodepressi. Eppure l’attenzione dei manager e del commissario straordinario alla sanita’ regionale sembrerebbe concentrata piu’ a individuare una soluzione alla guerra di potere in atto tra dirigenti dei reparti di Cardiochirurgia pediatrica e Trapianti, che a riportare il centro ai lustri di un tempo e restituire una speranza per i nostri bambini”. “Come Commissione Trasparenza – ricorda Ciarambino – sollecitati anche dalle segnalazioni del Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, abbiamo gia’ convocato quattro audizioni e programmato una quinta per il prossimo 26 marzo, finalizzate ad avere un quadro chiaro delle criticita’ che hanno portato alla chiusura del Centro Trapiantologico pediatrico, l’unico in Campania, oltre che punto di riferimento al Sud. Una vicenda trattata fino ad oggi con grave approssimazione, in linea con l’atteggiamento della giunta De Luca, puntuale fino ad oggi soltanto a disertare le audizioni in Commissione Trasparenza”.