Ho atteso un po’ prima di esprimermi sulla vicenda delle elezioni del Forum dei Giovani; ho preferito restare in silenzio fino alla fine per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica.
Il silenzio aiuta a capire, a riflettere. Parto da una premessa, senza la quale è inutile cimentarsi nell’approfondire tale argomento: le politiche giovanili sono scomparse dai programmi elettorali e dall’agenda politica di chi ha amministrato questa città negli ultimi 10 anni. La generazione novanta-duemila non ha punti di riferimento: le istituzioni sono lontane, la politica sembra parlare una lingua diversa da quella dei Giovani. In questo contesto, nasce, muore e rinasce il Forum dei giovani di Castellammare di Stabia. Le attività svolte da tale organo negli ultimi tre anni, sotto la mia guida (ad onor del vero, le uniche attività svolte dal 2009 ad oggi) sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo cercato di dare al forum un volto diverso, un’utilità diversa: gli abbiamo dato una casa, anzi due (palazzetto del mare e Cappella Sant’anna), abbiamo incontrato e ci siamo confrontati con centinaia di giovani studenti e lavoratori e collaborato gomito a gomito con decine di associazioni del territorio; abbiamo ospitato per la prima volta nella storia della città, per bene due anni consecutivi, giovani provenienti da tutte Europa per il programma Erasmus + e mandato decine di stabiesi in Europa; abbiamo affrontato temi di elevata caratura morale e culturale.
Ho avuto l’onore e l’onore di servire la popolazione giovanile affiancato da uno straordinario gruppo di Consiglieri: non è stato facile amalgamare maggioranza ed opposizione, soprattutto considerando che le divergenze ideologiche , politiche e partitiche erano notevoli; a prevalere, però, è stato l’interesse per la città, per i giovani.
“Le politiche giovanili non hanno bandiere di partito” ci dicevamo.
Ci siamo dati da fare insomma e tanto si poteva fare ancora: negli ultimi tre anni ci siamo guadagnati la fiducia di 2 amministrazioni comunali che hanno demandato a noi l’arduo compito di programmare le politiche giovanili della città.
Abbiamo commesso tanti errori, e non posso sottrarmi a tale assunzione di responsabilità: nonostante il lavoro svolto, il forum non è ancora percepito come punto di riferimento, come ponte tra giovani ed amministrazione, per ampia parte della popolazione giovanile.
Tuttavia, è innegabile che siano state gettate le basi affinché questo avvenga’
Oggi c’è un nuovo gruppo dirigente, ragazze e ragazzi spinti dal desiderio di lavorare duramente per rendere C/mare una città a misura di giovane.
Per riuscirci avranno bisogno del sostegno di tutti. Per questo motivo ho avviato una fase di interlocuzione con le forze politiche ed associative che hanno contestato le modalità con cui si è arrivati alla proclamazione del nuovo Consiglio del Forum, e che hanno individuato in me il principale fautore di ciò; ho constatato, con molto piacere, l’intento comune di deporre l’ascia da guerra e lavorare insieme per il rilancio dell’organo giovanile, ripartendo dagli errori commessi, in primis dai miei.
A loro oggi tendo la mano: “la politica su fa con i sentimenti, non con i risentimenti”, diceva Pietro Nenni.
Dimostriamo,concretamente, che tali critiche non erano finalizzate ad una semplice visibilità pre elettorale! Il nostro dovere di iscritti ed il nostro dovere morale da padri fondatori del forum ci impone di sostenere tale organo pur non ricoprendo incarichi sociali.
Al neo Presidente ed ai neo Consiglieri lancio una sfida: nonostante nessuna lista alternativa abbia partecipato alla competizione elettorale, apritevi maggiormente alla città, per evitare che ciò accada nuovamente tra due anni.
I giovani stabiesi sono l’unica vera risorsa da valorizzare per sperare in un futuro prospero. L’unica vera alternativa ad una politica sempre più lontana dalle nostre esigenze.