“Il 21 marzo iniziano le primarie delle idee”. Parole ma soprattutto musica Nicola Corrado. Nicola Corrado rilancia l’azione politica del Partito Democratico nella città delle acque snobbando letteralmente gli ex consiglieri comunali della consiliatura targata Pannullo. “Consapevoli dei limiti che ci hanno contraddistinto negli ultimi anni – dichiara Corrado – lanciamo un appello alle forze migliori della città a rimetterci in cammino per costruire insieme un Nuovo Inizio per il Partito Democratico e per Castellammare”. Tradotto, si parte da zero nessun favoritismo ne imposizione dagli ex amministratori. Una presa di posizione netta e chiara che rispedisce al mittente le richiesta avanzate dall’ex capogrupppo PD Francesco Iovino e gli ex consiglieri Rosanna Esposito, Rosario Cuomo, Roberto Elefante e Giovanni Nastelli, quest’ultimo eletto nelle fila di Progetto Stabia e saltato in quelle del PD. Un’operazione gestita tutta a Palazzo Farnese, visto che all’epoca dei fatti il Partito Democratico stabiese non aveva ne una sede ne un direttivo. Tra i firmatari del documento sottoposto al segretario cittadino, non vi è Eduardo Melisse anche lui ex consigliere comunale in quota PD e per altro Presidente del Consiglio Comunale. Incarico rivestito fino a poco prima della caduta della consiliatura. Chiaro segno di un rapporto incrinato tra l’architetto con la passione per la politica e il capogruppo DEM e la sua “pattuglia di consiglieri” che, per dirla alla Daniele Pesenti, determinavano le scelte dell’amministrazione comunale senza confrontarsi. Corrado rivendica come sua opera la riapertura della sede del PD: “Nella nostra città abbiamo riaperto la nostra sede storica a disposizione del dialogo con la città per ritrovare la nostra funzione. L’abbiamo riaperta alla partecipazione e al confronto, al contributo di chi si riconosce nei valori della sinistra democratica e riformista”. Nessun cenno all’ex sindaco sfiduciato Antonio Pannullo, ne sull’operato dell’amministrazione e dei suoi ex consiglieri. Corrado rilancia: “Abbiamo perso, ripartiamo da 4000 cittadini, con umiltà e determinazione”. Resta ora da capire come reagiranno gli ex fedelissimi di Pannullo e lo stesso ex sindaco sfiduciato che potrebbe ora nuovamente riabbracciare i suoi sodali compagni, in caso di rottura totale con il direttivo cittadino del PD regolarmente eletto dal congresso cittadino.