CALA IL SIPARIO AL SAN PAOLO.Quante volte è capitato di andare a teatro e magari annoiarsi durante i primi atti dello spettacolo o addirittura restare delusi da ciò che si sta guardando? E poi magari scatta un qualcosa, un colpo di genio di un attore o del regista e tutto lo spettacolo torna ad essere fantastico. La partita di ieri sera tra Napoli e Lazio è andata un pò così: primo tempo a favore della Lazio con i tifosi del Napoli ammutoliti e quasi increduli da come la squadra di Inzaghi per 44 minuti ha surclassato quella di Sarri. E poi appunto un colpo di genio per riaggiustare le cose e riprendere a sognare. Jorginho illumina, Callejon con il solito taglio pareggia il gol a freddo di De Vrij. Prima l’asse Jorginho-Callejon poi la mossa di Sarri con il cambio all’intervallo di Zielinski per Hamsik (lo slovacco pare abbia avuto problemi alla schiena, nulla di grave). Il polacco ha letteralmente ammazzato la partita, ha in pratica fatto ciò che Milinkovic Savic aveva fatto nella prima frazione. Strappi di grande classe, dribbling, senso di posizione unico: in poche parole un secondo tempo perfetto. E la chiave del match sta tutta qui. Rimonta effettuata grazie ad un autogol di Wallace, conclusione di Mario Rui deviata guarda caso da Zielinski e infine il tocco finale che da un senso alla serata da sogno dei Napoletani presenti al San Carlo, ehm San Paolo. Azione spettacolare, tutta di prima, dalla propria metà campo fino all’area laziale, Zielinski pennella per Mertens il quale accarezza la sfera appoggiandola alle spalle di Strakosha. Per tanti l’azione più bella di tutta la stagione e probabilmente è così. Altri addirittura hanno etichettato il secondo tempo napoletano come quello più bello della storia calcistica del club azzurro.
LA CORSA SCUDETTO.Un 4-1 perentorio, un risultato che fa pensare realmente a qualcosa di straordinariamente grande. La Juve risponde colpo su colpo, il campionato è spettacolare e potrebbe risultare il più bello della storia di tutto il calcio italiano, con due formazioni oltre i 100 punti. L’Europa ci invidia, almeno per una volta, dove tutti i campionati sono chiusi con una doppia o tripla mandata. Se la Serie A risulta essere mediocre, Napoli e Juventus sono l’eccellenza chi per un motivo chi per un altro. Sono come due grandi attori in un film di basso livello. E i veleni, i complottismi, il VAR o non VAR sono inutili in una corsa al tricolore emozionante come non mai.