Sono passai dieci anni dopo quella notte di Capodanno, e la polizia scientifica è riesciuta a tracciare la traiettoria dei proiettili che uccisero il carrozziere. Un microscopio comparatore ad alta definizione, collegato ad una banca dati Ibis in 3D, ossia una banca dati di bossoli/proiettili, un sofisticato drone, misurazione con strumenti ad elevata precisione che si avvalgono di luce laser, queste sono alcune delle strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia, utilizzate dalla Polizia Scientifica della Questura di Napoli, per chiarire la dinamica dell’omicidio di Giuseppe Veropalumbo, avvenuto nella notte del Capodanno 2008, mentre era nella sua abitazione al 9° piano del Corso Vittorio Emanuele III, al civico 9 di Torre Annunziata. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata, con il prezioso contributo della Polizia Scientifica e dei Vigili del Fuoco, hanno recuperato frammenti di un’ogiva conficcata nella parete esterna accanto alla finestra dell’abitazione della vittima.
Col sopraggiungere della sera, inoltre, grazie alle apparecchiature a laser in dotazione alla Polizia Scientifica, si è riusciti a tracciare la traiettoria dei proiettili che colpirono mortalmente il carrozziere allora trentenne. Un omicidio che a dieci anni di distanza è ancora senza il nome del colpevole.