Torre Annunziata. Il racconto choc di una 14enne: “Il compagno di mia madre mi mette le mani nelle parti intime”


Torre Annunziata. Marika (nome di fantasia) è una ragazzina di appena 14 anni come le altre. C’è però qualcosa che la tormenta, a casa non vuole stare. Cerca così di scappare via, il più lontano possibile dalle mura domestiche, proprio quelle che, dagli adolescenti, sono considerate un rifugio. Per Marika non è così. E’ la storia di una 14enne dei vicoli bui di Torre Annunziata raccontata dalle pagine odierne del quotidiano Metropolis. Una storia di lacrime e minacce, di sesso e violenze. Tutto avviene nel novembre del 2015 quando Marika decide di raccontare tutto ai carabinieri. “Non voglio fare la denuncia ho paura di essere riaccompagnata a casa – dice – Non voglio andare a casa perché mi picchia, il compagno di mia madre mi picchia e mi mette le mani nelle parti intime”. Ha raccontato, in lacrime, ai carabinieri ciò che ha subito per mesi e mesi. Dopo circa due anni dal racconto della 14enne la storia è finita in un’aula di giustizia. Infatti la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo sulla questione e il presunto orco, un 50enne, è finito a processo. Durante l’udienza sono stati anche ascoltati due testimoni. Un parente della ragazza che avrebbe ospitato Marika durante le sue “fughe” da casa e l’ex fidanzatino che, secondo quanto emerso dal suo racconto, non era di gradimento all’imputato 50enne. “Voleva scappare, diceva che era terrorizzata da quell’uomo e anche da sua madre – dicono i testimoni – Era ossessionata dalle violenze subite”.