Nella giornata di ieri si sono celebrati i funerali di Ciro Ascione, il giovane sedicenne di Arzano morto sabato scorso dopo essere caduto dal predellino del treno locale sul quale era salito senza riuscire a entrare, per raggiungere Casoria, dove lo aspettava il papà per andare a mangiare una pizza in famiglia. A celebrare il rito funebre don Raffaele D’Onofrio, parroco di Sant’Agrippino, don Alessandro Overa, parroco della chiesa del Sacro Cuore, e don Luca, prete birmano da anni ad Arzano. Al termine della messa, è salita sull’altare Martina, la sorella del giovanissimo ragazzo, che ha letto una commovente lettera di ricordi.
“A te angelo mio. Scrivo questa lettera per raccontarvi di lui: mio fratello, l’angelo più bello. Lui è sempre stato speciale, un vero e proprio coccolone. Non eravamo semplici fratelli, eravamo tutto. Stavamo sempre insieme, condividevamo perfino i vestiti. Spesso mi prendeva in giro quando piangevo guardando un film, rideva e mi diceva: “Marti ma è un film, se fai così non te li faccio vedere più”. Oppure quando lui insisteva a guardare i film di paura e io mi spaventavo e lui rideva senza freni. Lui mi seguiva in ogni mia pazzia: quando mi scocciavo sapevo che c’era lui, quando ero triste, mi veniva vicino e mi rassicurava. Le sue parole erano “Marti non ti preoccupare, ci sono io.”, e tutto passava. Chiedevamo sempre a mamma di raccontarci di noi da piccoli, e lei si sedeva affianco a noi sul divano e cominciava a raccontarci. Diceva che da piccolo, voleva giocare sempre insieme a me con e Barbie. Io lo cacciavo perché dicevo che ci metteva troppo tempo a cambiargli i vestiti. O ancora ci raccontava quando io inventavo balli e poi glieli insegnavo per poi mostrarli a lei. Ci raccontava di quando guardavamo La valle incantata insieme o quando ci mettevamo a cantare a squarciagola, quando facevamo gli stupidi sul letto e saltavamo a destra e a sinistra. Insomma, ho tantissimi ricordi con lui non solo da piccoli ma anche recenti perché eravamo inseparabili: uscivamo assieme, dormivamo assieme, ci coccolavamo e soprattutto ridevamo. Ho tutti ricordi felici. Non litigavamo mai o forse si ma solo perché non amava andare a scuola e io lo riprendevo ma lui in fondo già sapeva che era per il suo bene. Ogni volta che qualcuno lo faceva soffrire, soffrivo anche io. Sono sempre stata protettiva, gelosa. Io ero la sua fidanzatina. Scherzavamo dicendo di volerci sposare perché riconoscevamo che un amore più puro del nostro non esisteva. Mio fratello è sempre stato un angelo, troppo buono, troppo bello per questa vita. Mi ha lasciato troppo presto, avevamo ancora tanto da condividere. Mi aveva già reso tanto orgogliosa di lui. Mio fratello è una forza, mio fratello mi manca, mio fratello ha portato un pezzo di me con se. Mio fratello però resterà sempre con me, nel mio cuore, nella mia mente, nei miei pensieri, nella mia anima e mi darà la forza di superare questo inferno. Gli dedicherò ogni giorno, ogni ora, ogni attimo. Lui vivrà in me per sempre. Ti amo amore mio. A presto”