“Alla luce di quanto è avvenuto nello scorso weekend e nelle settimane precedenti siamo molto preoccupati. Purtroppo, viviamo una vera emergenza sicurezza, in una città che ha dei seri problemi sociali da affrontare e risolvere. I fatti di cronaca ci raccontano di coetanei pronti a “regolare i conti” con le armi, con il piombo. Banali liti adolescenziali, con troppa frequenza sfociano in tragedie – Scrive in una nota il Consiglio del Forum dei Giovani – Per questo motivo affidiamo il nostro appello alle Istituzioni: si ritorni a parlare di sicurezza, in aula consiliare e nelle aule scolastiche, nelle sedi di partito ed in quelle delle forze dell’ordine. Sicurezza non vuol dire soltanto repressione dei reati ed affidamento dei colpevoli alla giustizia, come è accaduto il più delle volte negli ultimi mesi; sicurezza vuol dire creare strumenti di prevenzione, educare i giovani al rispetto reciproco e delle istituzioni, all’osservanza della legge.
Lanciamo infine un appello alla nostra generazione: deponete le armi! Lasciate cadere i coltelli che spargono sangue, morte e lutto. Lasciate cadere i coltelli che reclamano vendetta, che rispondono all’odio con l’odio. Lasciate cadere i coltelli che tagliano i legami di amicizia, lacerano i rapporti, fanno versare lacrime e colpiscono al cuore la vostra dignità di giovani.
La nostra vita, cari coetanei, è sacra. La nostra vita non può essere barattata per una lite, o un regolamento di conti. Noi siamo il futuro, siamo chiamati a costruire il nostro futuro in questa meravigliosa città. Siamo chiamati a costruire una città pronta ad accogliere turisti, sviluppo, nuove attività. Siamo chiamati a rendere Castellammare il fiore all’occhiello della Campania, non a contribuire alla sua disfatta.
“Purtroppo dopo le 22.00 la nostra città vive in stato di abbandono. Noi non siamo alla ricerca di responsabili di questa emergenza, ma ci appelliamo alle istituzioni tutte affinché si ritorni a discutere di questa tematica. Auspichiamo una maggiore attività di prevenzione, magari attraverso la collaborazione tra amministrazione comunale ed istituzioni scolastiche, ed un controllo del territorio più capillare e frequente, in particolare nei luoghi maggiormente frequentati da giovani nelle ore pomeridiane e nelle periferie”.