Sant’Antimo. Furto al comune: rubati documenti importanti


Questa notte a Sant’Antimo ha avuto luogo un furto davvero particolare. Infatti i ladri si sono introdotti nella casa comunale per rubare soli duemila euro e alcuni documenti da una cassaforte. Il denaro probabilmente rappresenta solo una copertura per nascondere il vero obiettivo dell’azione: gli atti custoditi nella cassaforte. L’operazione ha visto i ladri salire nel cuore della notte attraverso le scale antincendio fino al secondo piano mentre il custode dormiva. Qui hanno disattivato le telecamere di video sorveglianza tagliando i cavi dell’alimentazione elettrica. E per evitare che il bagliore della fiamma ossidrica potesse essere notato all’esterno con le bombolette di vernice spray nera hanno oscurato i vetri degli uffici presi di mira. Poi i ladri si sono messi all’opera con il cannello della fiamma ossiacetilenica, scardinando più di una cassaforte per confondere il sistema di allarme del comun, in particolare sul forziere nell’ufficio del dirigente del settore ragioneria e tributi, diretti da Gianluigi Di Ronza e successivamente sulla cassaforte dell’ufficio patrimonio. Gli atti rubati sono di estrema importanza e in comune comincia ad esserci preoccupazione e tensione. Il furto è stato scoperto solo nella prima mattinata, quando alcuni addetti della casa comunale hanno aperto gli uffici. Sul posto sono interventi i militari della compagnia di Giugliano, diretta dal capitano Antonio De Lise, i carabinieri della locale tenenza, e i militari della sezione rilievi del comando territoriale di Castello Di Cisterna. L’episodio che sembrerebbe un furto come tanti, presenta tuttavia alcuni aspetti da chiarire.

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