“Certo, stando alla dimensione dell’attuale societa’ liquida e malata, resistono le ingiustizie, le maldicenze, le violenze, le malattie, le illegalita’, i soprusi, la mancanza di lavoro, le poverta’, ma tutto diventa piu’ sopportabile e tutto puo’ cambiare se sappiamo raccogliere il messaggio di amore e di gioia che viene dalla grotta di Betlemme. Tutto cambia se scegliamo Cristo, perche’ con Lui cambia la nostra vita e con essa cambiano i rapporti interpersonali, prevalgono pace e giustizia, migliora il contesto sociale, si riducono le differenze”. E’ quanto scrive, nel messaggio augurale del Natale ai fedeli, l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe. Il cardinale invita i fedeli ad aprire “le porte a Cristo, il Figlio di Dio che si e’ fatto uomo, povero e pellegrino, e’ venuto a vivere tra noi, nascendo in una misera grotta, riscaldato soltanto dal calore di Maria e Giuseppe e dal respiro del bue e dell’asinello, due animali tra i piu’ semplici e lavoratori. Poverta’ e umilta’ si colgono in quella scena a dimensione assolutamente famigliare, che pero’ delinea e declina l’immensita’ dell’amore misericordioso di Dio”