Nella notte fra sabato e domenica 22 ottobre è scomparsa nel nulla una 38enne del Montenegro residente a Napoli, Juliya Jaskic. La donna è stata avvistata per l’ultima volta 10 giorni fa in compagnia di un marocchino residente a Cervino, in provincia di Caserta. Proprio nell’abitazione di quest’ultimo è stata ritrovata dalla Squadra Mobile di Caserta senza vita, con una pallottola al cervello. Gli inquirenti stanno cercando l’affittuario dell’appartamento, il suddetto marocchino. L’uomo è sparito dalla circolazione: non è più rintracciabile, chiudendo perfino il profilo facebook. Si presume che sia tornato al suo paese d’origine. A dare l’allarme della scomparsa della donna è stato il suo ex marito, da cui ha avuto un figlio.
Nel pomeriggio di ieri la padrona di casa nel casertano è andata a riscuotere il pigione, suonando più volte il campanello. Non avendo risposta ha sbirciato attraverso la finestra del bagno e si è trovata di fronte ad una macabra scena: la donna immersa in una pozza di sangue. Sul posto sono arrivati quindi i Vigili del Fuoco, per forzare la serratura ed entrare in casa e la polizia, che tutt’ora indaga sulla vicenda. Sono stati ritrovati tre bossoli di pistola. La donna è stata probabilmente sparata in bocca, quindi il proiettile si è conficcato con potenza all’interno del cervello, attraversando la cavità orale. Il corpo era in evidente decomposizione, dunque è stata uccisa molti giorni prima. Si pensa che questo femminicidio sia stato il risultato di una scenata di gelosia. Infatti giorni addietro la donna si era vista in un bar della stazione centrale con un suo amico di origini magrebine.