La quarta giornata di serie A è andata in archivio dopo la sfida del Marassi, vinta dalla Lazio sui padroni di casa del Genoa.
Biancocelesti che, ora, sono in quarta posizione in solitaria a quota dieci, mentre i rossoblu giacciono fermi ad un punto, mettendo in serio rischio la permanenza in panchina del tecnico Ivan Juric.
Chi invece pare abbia intenzione di darsi battaglia sino al termine della stagione sono Juventus, Napoli ed Inter. Le tre compagini, a punteggio pieno, sono le candidate alla vittoria finale del titolo e nei match di giornata lo hanno dimostrato. Sabato sera è toccato all’Inter battere il Crotone, con gol di Skriniar e Perisic, per regalarsi la vetta solitaria della classifica. La partita però non è stata delle più semplici. I Calabresi infatti si sono mostrati solidi, impensierendo più volte la porta di Handanovic, bravo a resistere agli assalti degli Squali.
Il lunch match della domenica vede protagonista la Juventus al Mapei Stadium contro il Sassuolo. I bianconeri hanno colto i tre punti, anche grazie alla prestazione super di Dybala, autore di una tripletta. 

Al San Paolo, invece, è arrivato il malcapitato Benevento, asfaltato dal Napoli con il punteggio tennistico di 6-0. Gli Azzurri erano chiamati a riscattare la sconfitta subita in Champions League, ed hanno dimostrato di essere padroni in ogni settore del campo, con Pepe Reina spettatore non pagante del match.
Benevento che esce con le ossa rotte ed è ancora fermo a quota zero in classifica. I giallorossi, orfani di Ciciretti e D’Alessandro, non sono mai stati in grado di impensierire i padroni di casa, soffrendo su ogni affondo degli avversari.
Marco Baroni non avrà di certo un buon ricordo del suo ritorno all’impianto di Fuorigrotta, dopo che regalò nel lontano 1990 lo scudetto al club Partenopeo con il gol contro la Lazio. Il tecnico, ora, è a rischio esonero.