Il ritorno in Europa per l’Atalanta, dopo circa 9500 giorni, è da sogno. La prima partita di Europa League, contro l’Everton, uno dei top team di Premier League, termina in trionfo: 3-0 per i bergamaschi e cammino europeo che inizia alla grande.
Probabilmente nessun tifoso nerazzurro avrebbe mai immaginato di vincere in modo così netto contro Rooney e compagni: una vittoria sotto tutti i punti di vista, ogni duello è stato vinto da un calciatore orobico, e allora il Mapei Stadium (lo stadio che userà l’Atalanta per le partite europee) si trasforma nell’Atleti Azzurri d’Italia ed è stato una bolgia dal primo al novantesimo minuto.
La partita si chiude praticamente al 45′, 3-0 all’intervello e dominio atalantino, con l’Everton che ha fatto fatica a superare la metà campo. Ma sin dalle prime battute la squadra di casa ha imposto un ritmo infernale alla gara, andando vicino al vantaggio più volte e trovandolo poi al 27′ con Andrea Masiello, bravo a farsi trovare pronto nell’area piccola e a depositare in rete un pallone vagante. Da quel momento in poi, gli uomini di Gasperini danno una lezione di calcio agli inglesi, con Hateboer e Castagne che demoliscono i diretti avversari sulle corsie esterne e De Roon e Freuler capaci di ridicolizzare calciatori del calibro di Schneiderlin e Besic.
A fine frazione il risultato è ancora più rotondo: il Papu Gomez, esordiente in Europa, servito alla grande da Petagna tira dal cilindro una conclusione che si infila all’incrocio dei pali, e poco dopo è ancora Petagna a vestirsi da uomo assist e serve a Cristante la palla del 3-0. Il secondo tempo è una formalità, con la banda di Gasperini ancor più brava a mantenere la concentrazione e a continuare a giocare un grande calcio.
La strada intrapresa da questa squadra in una competizione importante come l’Europa League è sicuramente quella giusta e iniziare con un risutato così netto contro una squadra che fattura quasi il triplo dà una carica incredibile per il proseguo della stagione. Ovviamente il percorso sarà durissimo e probabilmente la doppia competizione e giocare ogni tre giorni, alla lunga, peserà e l’inesperienza avrà la meglio. Ma con una prestazione del genere, sognare non costa nulla e il passaggio del turno non sembrerebbe più utopia contro squadroni del calibro di Lione e dello stesso Everton.
L’Atalanta di Giampiero Gasperini, un uomo che al triplice fischio di ieri ha pianto di gioia, nelle prossime ore sarà sulla bocca di moltissimi addetti lavori di tutto il mondo e sulle prime pagine dei quotidiani mondiali non ci saranno soltanto il Barcellona, il Manchester City o il Chelsea di turno, ma anche una “Dea” che ieri sera ha deciso di scendere sulla terra e mostrare all’Europa e al mondo che anche una piccola realtà può dire la sua tra i ricchi e i potenti del calcio europeo. E altro che Napoli o Juventus in Champions League, quest’anno a fare la voce grossa per le squadre italiane ci sarà una squadra nerazzurra: l’Atalanta del Gasp.