Termina la Serie A con due grandi sorprese chiamate Atalanta e Crotone


La Juventus è campione d’Italia. Per quanto speso e per come è stata costruita la squadra è il minimo per la formazione bianconera. Probabilmente un plauso va fatto a Massimiliano Allegri, resosi conto di una squadra in difficoltà di gioco e di identità con il 3-5-2 e bravo a cambiare modulo in corso d’opera, passando ad un 4-2-3-1 molto piu europeo con Mario Mandzukic esterno sinistro. Un vero e proprio capolavoro vista anche la finale di Champions da affrontare.
Roma e Napoli in Champions. Anche in questo caso nulla di particolarmente rilevante. Vanno, però fatti i complimenti alle due squadre e ai propri allenatori per aver riaperto un campionato e messo in difficoltà una corazzata come quella bianconera. Complimenti doppi a mister Maurizio Sarri. Il vero top player di questo Napoli. Un maestro di calcio prima che un allenatore e non a caso premiato con la panchina d’oro davanti al mister campione d’Italia, Allegri. Probabilmente questa squadra, per il grande gioco espresso avrebbe meritatato di alzare un trofeo come una sorta di ricompensa.
Subito dopo le qualificate in Champions si piazzano i nerazzurri che non ti aspetti: l’Atalanta di Gasperini. Un campionato strepitoso, una squadra giovane e ricca di talento a disposizione di un allenatore mai valorizzato come si deve. Ma questa volta Gasperini si è preso le sue rivincite, raggiungendo l’Europa meritatamente davanti a società con un fatturarato dieci volte più grande. Congratulazioni ai Bergamaschi, una delle poche belle sorprese di un campionato molto scontato.

Altra mezza sorpresa è la Lazio. E non tanto per il valore tecnico della rosa, quello non si discute. Ma per come ha iniziato la stagione, con un Simone Inzaghi rimpiazzo del Loco Bielsa. Nessuno si aspettava la preparazione tattica di Inzaghi, avendo allenato solo le giovanili biancocelesti. Ma la coesione del gruppo laziale, al completo servizio del proprio tecnico, ha permesso di lavorare serenamente il mister piacentino.
Le note stonate iniziano subito dopo il quinto posto. Milan, Inter e Fiorentina hanno chiuso rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto in classifica. E se per il Milan c’è la consolazione di un posto in Europa, per Fiorentina ma soprattutto Inter si deve parlare di un campionato fallimentare, dopo un mercato estivo pieno di colpi ad effetto. La stagione dei nerazzurri è iniziato con l’handicap allenatore, con Mancini in partenza prima del campionato la squadra è stata affidata a De Boer. Il tecnico olandese è stato fin da subito sfiduciato dai propri calciatori ed esonerato dopo pochi mesi. Stessa sorte toccata a Stefano Pioli. Un inizio meraviglioso con tante vittorie e poi un calo clamoroso. Ancora una volta il gruppo nerazzurro condanna il proprio allenatore all’esonero. Bisogna ripartire, ancora una volta, da zero per la prossima stagione e cercare a tutti i costi la qualificazione in Champions.
Dal primo all’ottavo posto ci sono state, dunque, squadre che hanno portato a termine obiettivi e altre che, invece, non sono riuscite a raggiungere la sperata posizione in classifica. Dal nono posto in poi c’è stata l’anonimia totale. Squadre che raggiunti i 40 punti salvezza hanno smesso di giocare, rendendo un campionato più scontato di quanto già fosse.
Sassuolo, Torino, Sampdoria e Udinese non hanno recitato nessuna parte in questa stagione. Eppure le potenzialità le avevano tutte per cercare almeno un posto in Europa. Per quanto riguarda Chievo, Cagliari e Bologna l’impegno messo per salvarsi è stato quasi nullo, soprattutto per la bassa quota salvezza di quest’anno.
Chi ha deluso clamorosamente sono state Genoa ed Empoli. La prima salva alla penultima giornata, ma per la rosa a disposizione poteva giocarsi una posizione nettamente diversa. Invece per quanto riguarda i toscani, non sono riusciti a dare continuità di gioco e risultati dopo Sarri e Giampaolo. Le colpe, probabilmente, non vanno attribuite tutte a Martusciello, ma l’inesperienza e la poca abitudine a gestire partite di serie A hanno portato alla retrocessione del club azzurro.
Chi invece si aspettava un campionato pieno di difficoltà erano Pescara, Palermo e Crotone. Le prime due retrocesse come da pronostico, i calabresi hanno, invece, compiuti un miracolo sportivo. La grinta e la voglia di salvarsi hanno nascosto tutte le lacune tecnico-tattiche degli “Squali”.
Il Crotone e l’Atalanta sono le più belle sorprese di questa stagione. Senza aver fatto un mercato degno di nota, le due compagine hanno lottato e portato a termine una missione difficilissima, quella di stupire per tutto l’arco del campionato.

Antonio Carlino