Il ritorno di Gonzalo al San Paolo


Come ogni anno, Napoli e i tifosi del Napoli, attendono la sfida contro la squadra più odiata: la Juventus.

E oltre la sfida di campionato di domenica sera, tre giorni più tardi ci sarà il ritorno di coppa Italia, sempre a Napoli.

Vincere entrambe le partite sarebbe puro godimento, non solo per l’accesa rivalità sopracitata, ma anche perché quest’anno c’è un motivo in più per battere i bianconeri: Gonzalo Higuain.

Mister Sarri, ha chiesto più volte al suo pubblico un atteggiamento quanto meno rispettoso verso un calciatore che ha dato tanto sia alla città che alla squadra. Ma per i tifosi il tradimento è ancora troppo recente e passare dai colori azzurri a quelli bianconeri è un passaggio troppo complicato da digerire (vedi Quagliarella, al di là della sua toccante storia).

Il ricordo del Pipita è un ricordo, almeno un po’ più sbiadito, grazie ai gol di un folletto belga, Dries Mertens, nonché grande amico dell’attaccante argentino.

Oltre Higuain e i fischi e insulti che accompagneranno il suo ritorno, la partita di domenica resta comunque spettacolare. La più forte (Juve) contro la più bella d’Italia (Napoli) con i due allenatori più bravi del nostro campionato.

Di rivoluzioni tattiche, però, non ce ne saranno. Solito 4-3-3 per il Napoli con la formazione tipo, mentre il 4-2-3-1 di Allegri vedrà qualche cambiamento forzato visti i diversi acciacchi, di Mandzukic, Pjaca e Dybala. Solo l’argentino è recuperabile quasi sicuramente.

Il discorso su Higuain e i discorsi tecnico-tattici sono affascinanti, ma lo spettacolo, anzi l’inferno che attenderà la Juventus domenica sera sarà un qualcosa di magnifico, un po’ come successe con il Real Madrid, con cori e striscioni spettacolari.

Il bello di vivere il calcio a Napoli è anche questo. E quando c’è di mezzo la Juve, l’entusiasmo sale ancor di più, e l’euforia napoletana tante volte ha giocato brutti scherzi ai bianconeri.