A cura di Ciro Carolei
Aumenti in arrivo per le tariffe di luce e gas. Dal 1° gennaio per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento dello 0,9%, mentre per il gas l’incremento sarà del 4,7%.
Per far fronte a questi aumenti è possibile adoperare alcuni sistemi per ridurre i consumi. Partiamo per esempio dal far funzionare al meglio l’impianto di riscaldamento esistente. Ci sono infatti alcuni semplici accorgimenti da seguire per ridurre i consumi come ad esempio tenere puliti i radiatori e liberi da ostacoli intorno, inserire fogli isolanti e riflettenti dietro ai termosifoni che danno su muri esterni e spurgare bene il circuito idraulico. Altro consiglio è di non esagerare con il ricambio dell’aria delle stanze: 10 minuti al giorno sono sufficienti a ripulirla senza far perdere troppo calore. Importante poi l’uso di valvole termostatiche con misura dei consumi di calore individuali, che permettono di dosare i consumi secondo le proprie necessità ed evitare di pagare gli sprechi altrui. Per chi dispone di un impianto autonomo, poi, oltre a sostituire appena possibile la vecchia caldaia con una a condensazione ad alta efficienza, approfittando degli sconti fiscali del 65%, il consiglio è di tenerne la temperatura sotto i 45°C, sufficienti a riscaldare gli ambienti, ma anche a risparmiare un decimo dell’energia rispetto allo stare sui 50-55°C. Importantissimo poi non saltare mai i controlli annuali dell’impianto che non solo evitano i rischi, ma permettono anche di tenere il bruciatore alla massima efficienza.
Anche gli infissi giocano un ruolo importante sul risparmio energetico. Passare da vecchie finestre “spifferanti” a infissi moderni a taglio termico con triplo vetro, può fare già una grande differenza. Considerando la grande riduzione dei prezzi di questi infissi e gli incentivi fiscali, è il momento giusto per farlo, risolvendo il problema per i prossimi 30 anni. Per prestazioni elevate e prezzi contenuti, si consigliano infissi con telaio in PVC.
Interventi più risolutivi verrebbero poi dall’isolamento termico dell’involucro, soprattutto considerando la scarsa qualità media dei condomini italiani. In un condominio, però, serve il consenso di tutti e quando non arriva si può pensare almeno a isolare l’appartamento sul lato interno. Fare un isolamento interno, però, non è cosa da “fai da te”, ma richiede una persona competente che valuti bene la situazione e proponga le soluzioni più adatte per evitare danni e problemi di salute (c’è il rischio di rendere molto fredda la parete esterna con il rischio di formazione di condense e muffe). Materiali consigliati per eventuali contropareti o cappotti interni sono sicuramente il polistirene espanso, il sughero e lana di roccia. È possibile anche intervenire all’interno dell’intercapedine tramite l’insufflaggio di Schiuma Isolante composta resina ureica.
Chi abita al primo o all’ultimo piano, invece, può aver bisogno di pensare anche a isolare pavimento o soffitto. In questo secondo caso la cosa ideale sarebbe intervenire nel sottotetto, semplicemente posando l’isolante sul solaio. All’inquilino converrebbe intervenire anche fosse a sue spese, visto il basso costo e i risultati ottenibili, piuttosto che attendere l’approvazione del consiglio di condominio. Più complicata la situazione se il tetto è piano, senza sottotetto. In questo caso si potrebbe estendere l’isolamento interno anche al soffitto delle stanze ma tenendo presente che così si rischia di nascondere eventuali infiltrazioni dall’impermeabilizzazione del tetto.
Per quanto riguarda la situazione di chi abita al primo piano e ha sotto, magari, uno spazio freddo verso l’esterno, le soluzioni sono più complesse. Rialzare un pavimento non è facile per via delle soglie e delle quote interne, quindi fattibilità e costi/benefici vanno valutati caso per caso. Oggi però ci sono molte soluzioni per pavimenti galleggianti, cioè con una intercapedine sotto dove ospitare un isolante o di mattonelle fatte con isolanti termici. Bisogna poi tenere conto che anche un semplice parquet, fra capacità isolante del legno e quella del materassino plastico sottostante, può dare un certo sollievo al problema.